Tecnologia switching

La generazione di una sinusoide per via analogica usata in passato, per quanto perfetta dal punto di vista qualitativo, comportava grandi dissipazioni di potenza, e quindi bassi rendimenti.
Per spiegarne la ragione, possiamo ricorrere alla similitudine con un circuito idraulico in cui vogliamo regolare il flusso aprendo e chiudendo progressivamente il rubinetto.
La variazione di flusso è perfetta, ma si scontra con grandi perdite di pressione.

Le tecnologie digitali (switching) si basano sul principio di operare il rubinetto solo chiuso (nessuna perdita ) o tutto aperto (perdite minime).
Con l’uso di tecniche digitali  si può quindi  arrivare ad una simulazione perfetta accostando senza soluzione di continuità innumerevoli impulsi elementari, d’ampiezza variabile progressivamente in modo sinusoidale. Un filtraggio finale “fonde” i vari impulsi elementari e restituisce una forma d’onda continua sinusoidale.

Secondo la nostra analogia idraulica è come se aprissimo e chiudessimo molte volte il rubinetto, per periodi inizialmente sempre più lunghi, che poi si riducono progressivamente, per riprendere poi il ciclo sinusoidale. Il filtraggio equivale a raccogliere tutti questi “spruzzi d’acqua ” in un serbatoio, che si riempie progresssivamente al livello voluto.

Il numero di impulsi elementari impiegati per ogni semionda definisce la bontà della soluzione. Si può arrivare alle migliaia di impulsi per ogni semionda. Il filtraggio finale restituisce una sinusoide perfetta.