Classificazione UPS

La classificazione degli ups secondo la norma iec 62040-3

Gli utenti dei gruppi di continuità tendono a considerare marginale l’aspetto tecnico di questi prodotti. Come conseguenzadi ciò, non investono il tempo necessario a conoscerne i principali aspetti. Molti produttori hanno approfittato della situazione per magnificare i propri prodotti con una serie di termini ambigui, che inducono a credere che i propri prodotti abbiano caratteristiche di eccellenza proprie dei prodotti di alta qualità. Un esempio è il termine “on line” che inizialmente indicava un UPS “a doppia conversione” del tipo più efficace e costoso. Si trovano sul mercato definizioni come:

  • “on-line monoconversione”
  • “quasi online”
  • “semi online”
  • “inverter online”
  • “online sharing”
  • “on-line digitale”
  • “delta conversion”

Nessuna di queste definizioni indica una tecnologia anche lontanamente imparentata con la tecnologia “a doppia conversione”, che non viene quindi più definita solamente “online”.
Per questo gli organismi internazionali hanno prodotto una nuova classificazione, anche se, essendo piuttosto complicata, è ancora poco popolare (specialmente presso i costruttori di cui sopra…).

Si classificano le tecnologie in base a:

  • Grado di indipendenza della tensione di uscita dalla tensione di entrata.
  • Forma d’onda prodotta, sia in “modo normale” che in “modo batterie” (quando manca la tensione d’ingresso).
  • Grado di protezione dai disturbi.

Per quanto riguarda il grado di indipendenza della tensione di uscita dalla tensione di entrata si considerano TRE SIGLE:

  • VFI (Voltaggio e Frequenza Indipendenti).
    L’UPS genera SEMPRE una nuova alimentazione di uscita, PERFETTA e indipendente da quella di ingresso, sia in tensione che in Frequenza.
    Corrisponde alla definizione “DOPPIA CONVERSIONE”.
  • VI (Voltaggio Indipendente).
    LA tensione d’uscita NON è indipendente da quella di ingresso, (quando c’è, in modo normale) ma è presente una stabilizzazione che ne riduce le variazioni.
    Corrisponde ad un UPS line interactive, con funzione AVR.
  • VFD (Voltaggio e Frequenza Dipendenti).
    LA tensione d’uscita è la stessa di ingresso (quando c’è, in modo normale). Non c’è nessuna correzione, come stabilizzatori, Filtri o limitatori di sovratensioni (variatori). Corrisponde ad un UPS off line.

Per quanto riguarda la forma d’onda prodotta, si considerano TRE LETTERE:

  • S forma d’onda sinusoidale, distorsione < 0,08 (IEC 61000-2) con carico sia lineare che non lineare.
  • X forma d’onda NON sinusoidale, distorsione entro i limiti della IEC 61000-2.
  • Y forma d’onda NON sinusoidale, distorsione FUORI i limiti della IEC 61000-2.

Si utilizzano DUE lettere, per indicare la forma d’onda in modo normale (rete presente), e in “modo batteria” (blackout, UPS che usa le batterie). Si potranno avere quindi per esempio sigle come: SS (sinusoidale sia in “modo normale”, che in “modo batteria”)  per un UPS a doppia conversione. Avremo invece SX o SY, per un UPS line interactive che in “modo normale” usa la corrente di rete, che è sinusoidale, ma che in “modo batteria” produce un’onda quadra, più o meno pulita.

Per quanto riguarda il grado di protezione dai disturbi, si considerano TRE NUMERI:

  • 1 Altissima protezione:
    Variazione della tensione d’uscita inferiore al 30% del valore nominale per disturbi inferiori a 4 milli secondi, progressivamente migliore al crescere della durata del disturbo, fino al 10% in caso di disturbi inferiori a 1 secondo.
  • 2 Media protezione:
    NESSUNA protezione per disturbi inferiori a 1 milli secondo.
    Variazione inferiore al 35% del valore nominale per disturbi impulsivi inferiori a 4 milli secondi.
    Poi variazione inferiore al 100% del valore nominale della tensione d’uscita, progressivamente migliore al crescere della durata del disturbo, fino al 10% in caso di disturbi inferiori a 1 secondo.
  • 3 Bassa  protezione:
    NESSUNA protezione per disturbi inferiori a 10 milli secondi. Variazione della tensione d’uscita inferiore al 35% del valore nominale della tensione d’uscita per disturbi impulsivi inferiori a 4 milli secondi. Poi variazione inferiore al 100% del valore nominale della tensione d’uscita, progressivamente migliore al crescere della durata del disturbo, fino al 10% in caso di disturbi inferiori a 1 secondo.

Si utilizzano TRE cifre, a seconda che il grado di protezione si riferisca  alle diverse modalità di cambio del modo operativo: normale-bypass, normale- batteria con carico lineare, normale- batteria con carico non lineare.

Il sistema è purtroppo un po’ complicato. Riportiamo una tabella con alcuni esempi

VFI

SS

111

È un doppia conversione/onda sinusoidale, sia in “modo normale” che in “modo batteria”. Protezione assoluta. QUALITA’ SUPERIORE.

VI

SS

122

E’ un line interactive /onda sinusoidale / “buco di tensione” < 1 milli sec.

VI

SY

133

E’ un line interactive /onda quadra (pseudo sinusoidale) / “buco di tensione” < 10 milli sec.

VFI

SY

333

Sconsigliato.