Cos-phi

Il cos-phi (fattore di potenza p.f.)

Misura un fenomeno che si manifesta quando i carichi non sono puramente resistivi (come una lampada o una stufa) ma includono anche avvolgimenti elettrici o condensatori.

Nasce dal fatto che tali carichi immagazzinano l’energia sotto forma di campo magnetico (nel caso siano avvolgimenti di filo) o di campo elettrico (per i condensatori) e la restituiscono ciclicamente ad ogni semionda alla rete, senza realmente “consumarla”. Una parte della corrente quindi transita “avanti e indietro”, può essere misurata, ma non contribuisce realmente al consumo “vero” in Watt (si parla di Potenza Attiva”). Ecco perché il consumo “vero” è sempre inferiore al valore in V.A. (e qui si parla di “Potenza apparente”).

Si manifesta uno “sfasamento tra tensione e corrente” che viene espresso da un valore detto cos-fi (coseno trigonometrico dell’angolo tra i vettori di tensione e corrente, chiamato con la lettera greca “fi”).

Il cos-phi o fattore di potenza può variare tra 0 e 1. Nel caso dei sistemi informatici viene generalmente inteso convenzionalmente come compreso tra 0,6 e 0,7.

La potenza attiva è quindi espressa in Watt ed è uguale a:

Potenza Attiva (Watt) = Potenza Apparente (VA) x fattore di potenza
W = VA x cos phi

Per ulteriori informazioni, leggi come misurare la potenza.